pp. 296; brossura, illustrato,
Un ritratto inedito, pubblico e privato, di Felice Garibaldi, fratello minore del mitico "Eroe dei Due Mondi", che nella sua veste di imprenditore nel campo oleario segnò diversamente le dinamiche familiari dei Garibaldi a Nizza. Un lavoro in cui la grande epopea di Giuseppe fa da sfondo, a tratti si intreccia con le vicende mercantili di traffici di olio tra la borbonica provincia di Bari e la sempre più francese Nizza. Storia di viaggi alla ricerca di avventure politiche e rivoluzioni da compiere, sospinto da un ideale romantico di libertà, sogno a cui il generale Garibaldi non seppe e non volle rinunciare e che cercò di realizzare infine nella piccola e selvaggia Caprera, che si legge in "controluce" attraverso la storia, meno solenne ma ugualmente interessante di Felice dipendente dell'azienda nizzarda Avigdor a Bari e Bitonto; centri del sud dell'Italia che scoprivano un rilancio dei commerci grazie anche alla produzione locale di olio da tavola tanto da imprimere dinamiche di ammodernamento del tessuto sociale, economico e urbanistico territoriale. La trattazione storica diviene, pertanto, un vivace affresco dell'ambiente di Nizza e della Terra di Bari della prima metà dell'Ottocento. Di certo i viaggi, le attività speculative, commerciali e imprenditoriali di Felice appaiono prive di alone leggendario e mitologico rispetto a quelle del fratello ma, ad ogni modo, sono la storia di una borghesia settentrionale di respiro europeo, che, trapiantata a Bari, in contatto con la realtà locale, è capace di introdurre un processo di trasformazioni economiche e sociali che cercherà, sia pure timidamente e in modo contraddittorio, di trovare uno sbocco politico nei sussulti costituzionalistici del 1848. Felice, negli ultimi anni della sua vita, gravemente malato, ritornò a Nizza e fu assistito anche da suo fratello Giuseppe il quale, con la sua scomparsa, assieme all'altro germano Michele, ereditò un ricco lascito finanziario che gli permise di acquistare una parte dell'isola di Caprera. RICCARDO RICCARDI, barese, giornalista e saggista, si dedica da molti anni alla ricerca storica privilegiando soprattutto gli aspetti politici ed economici del Meridione in Età moderna e contemporanea. Ha pubblicato, nel 2003, "I Pomarici - Storia di un'antica famiglia meridionale" (Levante editori); nel 2006, "I Pomarici di Matera - Vicende di un casato e di un palazzo" (Levante editori). Collabora con "Risorgimento e Mezzogiorno" del Comitato di Bari dell'Istituto per la Storia del Risorgimento; con "Studi Bitontini" per il Centro Ricerche di Storia e Arte - Bitonto; con il quotidiano "La Gazzetta del Mezzogiorno".
Vedi anche:
L'impresa di Felice Garibaldi e il Risorgimento in Puglia (1835-1861).