pp.342, brossura
Otranto, Puglia, 1979. A seguito di alcuni ritrovamenti archeologici vengono aperti tre cantieri di scavo che coinvolgono équipes di Università di mezza Europa. La direzione della Missione viene affidata alla British School at Rome, e ad essa partecipano anche ricercatori delle Università di Lecce, di Firenze e di Bruxelles.
Mentre nella cittadina fervono i preparativi per la festività degli Ottocento Martiri di Otranto, una scoperta, tenuta segreta per volere delle autorità religiose, innesca il verificarsi di eventi che portano i protagonisti ad avventurarsi lungo gli antichi sentieri già battuti dai pellegrini medievali e tra rovine dimenticate nei deserti di Terra Santa, seguendo le tracce di una vicenda non ancora conclusa.
Una ricerca, quella di Vittorio, di Piero e dei suoi amici, su cui incombono presenze inquietanti, che assumono l’aspetto di oscuri emissari di cui è ignoto il mandante.
Vittorio L. Perrera è un eteronimo che Pier Francesco Liguori, cinquantenne antropologo pugliese di scuola fiorentina, ha adottato per i suoi nuovi lavori di narrativa. Membro di autorevoli Istituzioni scientifiche italiane ed autore di numerosi studi antropologici e di due saggi storici, ha anche collaborato con diverse testate giornalistiche e da molti anni, per conto di un’organizzazione internazionale, si occupa tra l’altro della formazione di specialisti impegnati nell’individuazione, recupero ed identificazione di vittime di genocidio e crimini di guerra in aree di crisi. Con Il custode delle reliquie intraprende un nuovo genere letterario e prova ad inoltrarsi nei meandri del giallo archeologico-esoterico.