pp.164, brossura 15x21, illustrato b/n
Con questo saggio Paola Parlangeli ci permette ora di seguire, nella progressione di tutto il nostro territorio, le note e meno note distinzioni linguistiche del Salento dialettale.
Secondo l'interpretazione di O. Parlangeli v. Pisani l'occupazione del territorio di Taranto e di Brindisi da parte dei Longobardi, anche se non fu molto prolungata, ha dato origine ai particolari mutamenti di e, o chiusi e aperti, mutamenti assenti, in parte, nel territorio leccese e, completamente, in quello di Otranto, perchè territori posseduti e difesi dai Bizantini; più tardi, cessato, o rallentato, il conflitto longobardo-bizantino, con gli influssi di Taranto via mare, e con quelli di Brindisi, attraverso il suo feudo di Arneo, sono arrivate nei dialetti del territorio di Gallipoli e in quello della diocesi di Nardò, dipendente da Brindisi, tardive forme lessicali con mutamenti condizionati dalle vocali finali.
L'esame completo delle inchieste conservate nell'Archivio Fonetico Salentino, soprattutto con l'esame promesso da Paola Parlangeli con gli apparecchi sperimentali, potrà confermare l'interpretazione del Salento dialettale come già, con argoemti linguistici, hanno sostenuto suo Padre e il Maestro V. Pisani.