Papa Cagliazzu ritorna improvvisamente ai giorni nostri, non si sa come né perché. In breve tempo apprende le ultime novità che hanno caratterizzato l'epoca contemporanea, in particolare l'avvento di internet e dei Social Network, dai quali inizialmente viene rapito. E così il nostro prelato si troverà, col suo immutato spirito burlone e picaresco, ad affrontare i mutamenti sociali e le attuali questioni come la vita virtuale, le App, l'arte moderna, il 5G, i vaccini, le scie chimiche, i migranti, la chirurgia plastica, l'omosessualità, l'obiezione di coscienza, il Covid-19 e altri temi, vecchi e nuovi. Lo farà con la sua innata leggerezza e con un seppur nascosto senso di giustizia. Non quella stucchevole e formale, ma quella reale, che si pratica anche ricorrendo a qualche scorrettezza. Ad alcuni cunti corrispondono altrettanti stati sui Social, che chiudono la storia e mettono in risalto la conflittualità burlona tra lui e il Monsignore, il superiore gerarchico che lo controlla e lo mette in riga ogni volta che sbaglia o eccede in qualcosa. In conclusione, uno scritto di Maurizio Nocera sulla figura di don Galeazzo nella storia e nella letteratura salentina.