In 4°, 282, con immagini, grafici e tabelle in b/n e coll.
Lo studio di Stefano Calò possiede i requisiti per porsi come punto di riferimento per l’archeologia rupestre non solo delle Serre salentine, dove si concentrano i casi di studio, ma per tutta la Puglia e per l’Italia meridionale, contesti dove abbondano testimonianze ancora del tutto inedite. La complessità della realtà rupestre del territorio indagato compone un quadro variegato caratterizzato da diverse tipologie di ipogei che non sempre corrisponde ad un insediamento.
Come di frequente nelle ricerche archeologiche che interessano questi territori una larga parte dei casi di studio interessa strutture a carattere religioso dove l’autore mette a frutto un’ampia conoscenza delle dinamiche insediative di epoca medievale distinguendo in maniera molto netta le tradizioni storiografiche superate dalla reale funzione di queste strutture nell’ambito delle dinamiche di popolamento del territorio. Ulteriore aspetto da rimarcare è l’analisi delle attività produttive che ha restituito numerosi elementi di novità fino ad oggi quasi del tutto inediti.