Brani contenuti nel Cd:
01. Miracolo
02. Golfo Ionico
03. Tempu veru
04. Menevò
05. Mera Promessa
06. Fracidde
07. Golfo Ionico 2
La poesia del mare e del vento
il Miracolo di Cinzia e Donatello
di Maria Pia Romano
(articolo)
Sembra di vedere il luccichio dei bagliori del sole su uno specchio di mare, quando cominciano le prime note di “Miracolo”. Dai sonagli vibranti e dalle membrane dei tamburelli, si propaga la profonda energia di una terra che parla dalla trasparenza delle sue acque, dalla sfrenata solarità delle sue distese arse dalla calura, dalla selvaggia bellezza dei suoi scenari. Il Salento. Terra di “ficarigne” ed ulivi secolari, terra di riti arcani e misteri, crocevia di flussi di millenaria civiltà. “Miracolo” è la prima delle sette tracce di quell’incantevole scrigno di immagini, sapori, profumi in musica che è il nuovo cd di Officina Zoè, colonna sonora dell’omonimo film di Edoardo Winspeare. È una pubblicazione Minus Habens di Bari, le musiche sono firmate da Donatello Pisanello e Cinzia Marzo.
Musiche che partono dal Salento per diramarsi nell’incanto delle infinite suggestioni del Mediterraneo, lasciandosi contaminare da sonorità orientaleggianti. “Siamo al centro del mar Mediterraneo. Siamo una porta aperta verso l’Oriente. E ci sentiamo più orientali che europei. Questa musicalità ce l’abbiamo nel sangue: parla della nostra storia, dei popoli che si sono succeduti sulla nostra terra. È il nostro codice genetico”, afferma Donatello. E basta ascoltare quei due gioielli che sono “Mera Promessa” e “Golfo Ionico”, per capire quanto sia vero.
Nell’ascolto de “Il Miracolo” il cuore si perde nella schiettezza della musicalità salentina, che questa volta svela il suo volto più intimistico e seducente. “Il Salento non è migliore di altri posti, ma è il mio posto. Mi piace che abbia tante identità mescolate insieme, un’anima greca, una spagnola, una turca. Che sia l’ultimo lembo d’Occidente, a metà strada tra il mondo latino e il mondo greco”, ha dichiarato Winspeare (“Io Donna”, sabato 11 settembre 2004, intervista di Paola Piacenza). E così non diciamo che questa musica sia più bella di altre, ma semplicemente che si riveli profondamente appartenente a questa terra. Ed in quest’atto d’amore che ha portato Donatello e Cinzia ad esprimere in note e parole i contrasti del Salento, è la grandezza de “Il Miracolo”.
Sembra che Winspeare e Officina Zoè rappresentino una vera e proprio osmosi artistica. Ne avevamo avuto un accenno con “Pizzicata”, poi una definitiva prova con “Sangue Vivo”; con “Il Miracolo” Cinzia Marzo e Donatello Pisanello si confermano fedelissimi interpreti del cinema winspeariano. È una musica che nasce per film, eppure acquista immediatamente una propria valenza intrinseca. Non serve, infatti, aver visto l’opera di Winspeare per apprezzare la dimensione insondabile creata dalla sua colonna sonora. Essa è un atto d’amore perché è l’esatta trasposizione in musica delle atmosfere di una terra che sembra essersi fermata da millenni ai cicli primordiali dell’esistenza, in un’immobilità senza confini, dove le distese pianeggianti appaiono senza fine e sembra che anche le pietre abbiano voce. È questo il merito de “Il Miracolo” di Donatello e Cinzia e di tutta Officina Zoè: aver fatto parlare quel Salento che non scende in piazza assieme a decine di migliaia di persone, ma bisbiglia sottovoce la poesia del mare e del vento, dello scirocco avvolgente, dei muri scrostati dal tempo, dove la povertà viene accettata con fiera rassegnazione, ed ancora oggi si espongono sui banchetti delle sagre quelle melanzane, quei peperoni, quelle cicorie che qui sono turgide e fresche, amaro vanto di un popolo contadino che parla come mangia. Questo Salento che narra sottovoce storie di uomini e donne la cui esistenza si esaurisce a forza di silenzi e memorie sull’uscio di casa, accompagnando il giorno a dormire ed aspettando il nuovo con placida costernazione.
Per l’esecuzione delle loro composizioni Cinzia e Donatello si sono avvalsi, oltre che di Dario Muci, componente del tour 2004 dell’Officina, anche del violoncellista albanese Redy Hasa e del fiatista Marco Tuma, tutto genialmente condito dalle percussioni di Lamberto Probo che insieme a Cinzia e Donatello tiene in auge Zoè dalla sua nascita. E ci sono in cantiere già nuovi progetti, come annuncia Donatello: “Ora siamo principalmente impegnati a rifinire la prossima uscita musicale di “Crita”, sulle orme di “Terra”, una raccolta di classici della tradizione salentina, editi e inediti”. Ed in attesa di “Crita”, non resta che perdersi nell’infinita suggestione de “Il Miracolo”. Ascoltando, ascoltando ed ancora ascoltando