pp.171, brossura
Un romanzo fatto di brevi capitoli affidati alle voci dei vari personaggi: Maira, studentessa di liceo, Minguccio, tossicodipendente, e Charlie, contrabbandiere. Le vite dei tre giovani s'intrecciano a quella di Dino, sanguinario boss della Sacra Corona Unita, sullo sfondo di una Brindisi chimica e fosforescente. La "Marlboro city" degli anni '80 e 90 con le stecche di sigarette, gli scafi dei contrabbandieri, i latitanti in Montenegro, gli intrighi di polizia, finanza e politica. Dino finirà per diventare un collaboratore di giustizia e vivrà di ricordi, ripercorrendo rapine, estorsioni, omicidi, riunioni mafiose, condanne a morte, bombe e fucili. Altri personaggi si uniscono a questo coro di anime maledette: Anna, l'innocente moglie di Dino; Ornela, la sua amante in Montenegro, e persino la masseria di Martino, uno dei capi fondatori della SCU. E sarà infine Anna a chiudere il cerchio, ricordando i suoi sogni di felicità e contemplando le macerie di un'esistenza. "Tu come tutto quello che tocchi" è una storia violenta, senza remissione. Una "storia di mafia, terra e amore", raccontata su piani temporali diversi e da più voci. Voci come lampi o spari - amici, amanti, boss, genitori, masserie e pistole: tutti prendono parte alla narrazione con una lingua viscerale, impastata di sangue e poesia.