pp.110, brossura
Apparso per la prima volta nel 1963 sulla prestigiosa rivista scientifica "Bulletin of the History of Medicine", questo breve ma denso saggio può considerarsi a pieno titolo uno dei primi studi che coniugano i concetti della psicodinamica con l`archeologia dei saperi curativi antichi. Grazie ad uno scavo profondo ed esteso, corroborato da una formidabile mole di fonti bibliografiche e sostenuto da un`idea aperta della società e del diritto alla salute, l`autore perviene ad un`avanzata teoria interpretativa del fenomeno tarantismo e ne mette in risalto il ruolo di paradigma terapeutico e l`importanza nella tradizione antecedente al nascere della moderna clinica dei disordini mentali. In appendice, a confermare come lo stretto legame tra problematica della salute comportamentale e fenomenologia religiosa risalga all`antichità e attraversi tuttora le scienze psichiatriche contemporanee, un prezioso documento dei primi anni del `900 su ripetuti casi di possessione nella Turchia ottomana. Per anni medico psichiatra in diverse importanti istituzioni ospedaliere del New England, l`italo-americano GEORGE MORA ha sempre accompagnato le proprie ricerche operative, specie nel campo infantile, ad un`instancabile passione per la storia della psichiatria. Figura di spicco del movimento Community Mental Health, fiorito negli Stati Uniti dell`amministrazione presidenziale Kennedy che nei primi anni Sessanta ne appoggiò strenuamente i programmi liberal e innovativi, Mora ha scritto decine di opere di grande valore scientifico: fra le altre, Witches, Devils and Doctors in the Renaissance (1991), contenente l`edizione critica del De praestigiis daemonum di Johann Weyer. Attualmente lavora ad una monumentale storia della psichiatria.