pp.220 brossura 17x24
Perché questo VangeloEsiste accanto ai vangeli sinottici e a quelli apocrifi una sorta di vangelo popolare, composto da decine e decine di cunti, fatti e fattarielli che fino a qualche tempo fa si potevano ancora ascoltare dalla viva voce di facondi raccontatoci di storie e che oggi sopravvivono a malapena nella memoria dei più anziani.... raccogliere questi cunti presenti in tutti i paesi della Puglia (dalla Daunia alla Japigia, dalla Messapia alla Peucezia, dalle marine magnogreche alle aspre balze delle Munge), ordinarli cronologicamente secondo le scansioni temporali dei vangeli maggiori, cucirli fra di loro saldandoli col filo della cultura contadina fatta di antiche credenze, superstizioni, usi e costumi ancora vivi nella nostra terra, è stato l`obiettivo principale di questo fantasioso racconto della vita di Cristo. Un vero e proprio vangelo secondo lagente di Puglia che raccontiamo... per testimoniare di un`epoca quando i giorni scorrevano lenti e si aveva il tempo di fermarsi e sostare di quando in quando ad ascoltare i vecchi dei nostri paesi o un cantastorie di passaggio che vendeva scampoli di sogni e di saggezza a poco prezzo.Recuperare questo modo di raccontare fatti e fattarielli nella lingua del cantastorie di un tempo, che è la lingua del popolo, è stato l`altro nostro obiettivo, perché il menestrello girovago, come il vecchio favoleggiatone di paese, ha un raccontare fresco e spontaneo, vivo e colorito... un contare incantato e ricco di suggestioni che alcuni cantastorie di Terra d`Otranto seppero portare a livelli di pura poesia. E ce n`erano tanti che un tempo andavano per le cento e mille strade di questa pietrosa Puglia...