L`ARTE DEI MARMORARI IN ITALIA MERIDIONALE. TIPOLOGIE E TECNICHE IN ETA` BAROCCA.

Pasculli Ferrara Mimma
Dello stesso autore
Editore/Produttore: DE LUCA
EAN: 9788865570685



pp. 552, rilegato, 320 ill. b/n, 400 ill. col., cm 24,5x31 È il primo volume interamente dedicato ad un materiale prezioso, il marmo, visto nella sua raffinata applicazione (intarsio ed intaglio) ed uso in ambito chiesastico e privato, nell’intenso e vibrante periodo barocco e rococò. Il volume, completo nelle sue articolazioni tematiche e documentazioni di archivio, è diviso in quattro importanti sezioni (le Vie del marmo, la decorazione marmorea, le tipologie, le tecniche e le botteghe) secondo gli interessi di studio consolidati dall’autrice e per il recupero e valorizzazione di tale materiale marmoreo presente in tutta Italia, ma che ebbe una sfavillante produzione a Napoli (Certosa di San Martino). Da qui parte una capillare diffusione dalle botteghe della Capitale alle province del meridione (Campania, Puglia, Abruzzo, Calabria e Basilicata) e verso la Spagna, grazie alla committenza attenta dei Viceré (Simancans, Murcia, etc.). E questo traffico si intensifica ancora di più nel ’700 con la diffusione di manufatti marmorei di grandi artisti napoletani quali l’architetto Domenico Antonio Vaccaro a Bari e lo scultore Giuseppe Sanmartino, da Foggia a Taranto fino a Cosenza.

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pp. 552, rilegato, 320 ill. b/n, 400 ill. col., cm 24,5x31 È il primo volume interamente dedicato ad un materiale prezioso, il marmo, visto nella sua raffinata applicazione (intarsio ed intaglio) ed uso in ambito chiesastico e privato, nell’intenso e vibrante periodo barocco e rococò. Il volume, completo nelle sue articolazioni tematiche e documentazioni di archivio, è diviso in quattro importanti sezioni (le Vie del marmo, la decorazione marmorea, le tipologie, le tecniche e le botteghe) secondo gli interessi di studio consolidati dall’autrice e per il recupero e valorizzazione di tale materiale marmoreo presente in tutta Italia, ma che ebbe una sfavillante produzione a Napoli (Certosa di San Martino). Da qui parte una capillare diffusione dalle botteghe della Capitale alle province del meridione (Campania, Puglia, Abruzzo, Calabria e Basilicata) e verso la Spagna, grazie alla committenza attenta dei Viceré (Simancans, Murcia, etc.). E questo traffico si intensifica ancora di più nel ’700 con la diffusione di manufatti marmorei di grandi artisti napoletani quali l’architetto Domenico Antonio Vaccaro a Bari e lo scultore Giuseppe Sanmartino, da Foggia a Taranto fino a Cosenza.
Dettagli
DatiDescrizione
EAN9788865570685
AutorePasculli Ferrara Mimma
EditoreDE LUCA
Data pubblicazione01/03/2014
CategoriaArte
Pagine551
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