pp. 551, brossura Al primo tomo, dotato di un’ampia Introduzione su temi e ragioni storiche dell’Illuminismo salentino e con l’esame dei profili e delle opere di Tommaso e Filippo Briganti e Giovanni Presta di Gallipoli, Cosimo Moschettini di Martano, Giovan Battista Gagliardi di Taranto, segue questo secondo, strutturato con gli stessi criteri. Vi figurano Giuseppe Palmieri di Martignano, certo l’espressione più alta e completa dell’Illuminismo napoletano - salentino, Nicola Andria di Massatra, Michele Arditi di Presicce, Francesco Antonio Astore di Casarano, Ignazio Falconieri di Monteroni, Giovan Leonardo Marugi di Manduria, Francesco Milizia di Oria. Si completa così, secondo l’impostazione generale dell’opera e attraverso ricerche di archivio e con il sussidio di inediti, un quadro, quanto mai stimolante e suggestivo, « perché, com’è stato scritto per il primo tomo, induce a uscire dalla capitale e a cercare nella provincia la diffusione delle idee illuministiche, consentendo di capire meglio capitale e provincia, non dissociabili senza danno dell’una e dell’altra ».