pp. 58, cm 12x16,5 - "Il porno sepolto" è un poema in ottave di endecasillabi in rima nel quale si racconta l’educazione sentimentale e sessuale di un giovane nato negli anni settanta e vissuto nella provincia romagnola, a Cattolica. Ai bordi dei campetti da calcio, nei giardini pubblici, nelle fumetterie, il giovane fa la conoscenza del porno, su giornaletti e vhs, insieme alla conoscenza della poesia. Entrambe le cose segneranno la vita del giovane. Il consumo pornografico nell’epoca pre-internet, quello delle edicole e dei chioschi, quasi sempre in clandestinità, si intreccia con la conoscenza, senza soluzione di continuità, dei brani letterari di Manzoni, Verga, e degli altri classici della letteratura appresi sui banchi del liceo. La scelta di utilizzare lo stesso metro de "La Gerusalemme Liberata" è motivata dal fatto che il Tasso rappresenta un trait d’union negli anni dell’adolescenza e della maturità, raggiunta e scandita alternando la pornografia e i classici della letteratura occidentale. "Il porno sepolto", di Emiliano Michelini, aggiunge un tassello poetico rigoroso e irriverente, alla descrizione di un mondo, tra gli anni ottanta e gli anni novanta, vissuto e narrato in prima persona.