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Dopo "Etica del buonsenso", l'autore riprende il discorso sul comportamento umano alla ricerca di un metodo che aiuti a scegliere ed agire in modo buono e giusto. Il presente saggio è dedicato alla giustizia come concetto direttamente connesso all'etica e si rivolge sia al lettore comune che ai professionisti le cui decisioni incidono sulla vita degli altri. L'analisi parte dal concetto di giustizia come virtù alla quale l'uomo propende in modo naturale per poi spostarsi al rapporto tra diritto e morale. Si passa, poi, al tema delle leggi, di come comportarsi di fronte a norme ingiuste e di come le leggi debbano occuparsi della giustizia sociale, sanando conflitti e correggendo disuguaglianze. Infine, sul piano giudiziario, l'autore si sofferma sul ruolo delle professioni legali e di come esse debbano avere come fine la produzione di giustizia. Il testo, ricco di riferimenti e aneddoti filosofici, utilizza un linguaggio accessibile perché "la giustizia è una cosa che ci riguarda tutti".