La musica e i nonni, il sole, la terra, la politica e i politicanti, i privilegiati, i cialtroni e i “poveri cristi”, e ancora sogni e speranze, malinconia, disillusione, sorrisi e rancori; trent’anni dopo, in musica e parole, il Salento è più che mai “una quistione meridionale” per Daniele Durante. “E allora tu si de lu Sud”, è quindi una “trentennale considerazione”. O forse tante considerazioni. Quelle nuove, come nel brano “Quista è la vera pizzica”, una sorta di ironica e dissacrante riflessione (e provocazione), a ritmo di tamburello, sul dilagante fenomeno della musica popolare salentina e dei suoi padri… o meglio, dei nonni, depositari veri o presunti: “Quista è la vera, vera vera pizzica, me l’ha ’mparata veramente tutta nonnuma”. Ma anche di quelle vecchie ma… sempre valide, è il caso della riproposizione della mitica “Quistione meridionale”, ironica, pungente, brillante analisi del “vecchio” Sud, canzone scritta da Rina Durante trent’anni fa. Quattordici le tracce del cd: 1. E allora tu si de lu sud. 2. Quista è la vera pizzica. 3. Io resto qui. 4. Quistione meridionale. 5. Li sonaturi cangianu e la musica no. 6. Mamma la pena. 7. Taotor andi rahas. 8. Addhai ulia bu viciu. 9. Quantu è bruttu e miseru lu spettare. 10. Sona la pizzica. 11. Tuttu ogghiu. 12. Poro po poro po. 13. Carataranta. 14. Ronda. Con Daniele Durante (voce e chitarra) suonano Francesca Della Monaca (voce e tamburieddhu), Tonino Vizzi (cardarina, zincu, taule), Damiano De Pascalis (incudine, tinella e tamburieddhu), Roberto Gemma (fisarmonica), Mauro Durante (violino, tamburi a cornice), Antonio Esperti (clarinetti). |