pp.160 brossura 13x20
Carmine Croceo, detto Donatella, (Rionero in Vulture 1830 - Portoferraio 1905), disertore dell`esercito borbonico, costituì nel 1852 banda armata insieme al brigante Ninco Nanco. Condannato a 19 anni di carcere, fuggì dal bagno penale di Brindisi e, rifugiatosi nei boschi del Vulture, aderì nel 1860 al movimento insurrezionale; ori avendo ottenuto la grazia promessagli, accettò la protezione della corrente borbonica. Arrestato nuovamente, fuggì dal carcere di Cerignola radunando una numerosa banda con cui partecipò alla rivolta scoppiata nel Melfese nel 1861. Continuò un`estenuante guerriglia fino alla disfatta subita sull`Ofanto il 25 luglio 1864. Riparato nello Stato pontificio, dove sperava di essere accolto con onore in quanto soldato borbonico, fu arrestato e condannato a morte; condanna che fu commutata poi in carcere a vita. In carcere dettò al comandante Eugenio Massa le proprie Memorie, documento che - sfrondato delle edulcorazioni e delle ambiguità imposte dalla contingenza - rappresenta a tutt`oggi una cronaca epica e drammatica, nonché un quadro impietoso delle condizioni del Mezzogiorno italiano a metà Ottocento.