Aa.Vv.
pp.168, rilegato
Sono convinto, che Castro sia così affascinante da far innamorare chi la scopre per la prima volta o la frequenta da una vita per le emozioni che suscita, non per le quattro righe in libertà di un pinco pallino qualsiasi. E così mi sono posto dal punto di vista di chi ama Castro profondamente, senza alcuna pretesa professorale; solo per il piacere di divulgarne la conoscenza e magari accentuarne le particolarità. Nascono così gli appunti di questo libro: dalla penna di chi guarda il proprio paese ogni mattina, ogni sera e tutte le volte che si affaccia alla finestra o si appoggia sulla loggia; con l’occhio del castriota che sta bene con se stesso, con i familiari e gli amici, nel luogo in cui vive e che un poco, forse, ha brigato perché conservasse tutto il suo splendore. Siamo tantissimi a Castro, a voler bene al nostro paese; ci viviamo serenamente e ci adoperiamo in ogni modo perché chi viene a trovarci se ne vada contento di averci incontrati e con la speranza e il proposito di tornare e perché ci piace leggere il tratto di malinconia nei loro occhi al momento dei saluti e apprezziamo molto i loro sospiri. (Pasquale Ciriolo)