pp.138, brossura 15x21
Michele Calandriello frequenta la prima media e ha cominciato a scrivere poesie all’età di sette anni, ricevendo, già da subito, riconoscimenti e menzioni in concorsi e premi letterari. In occasione dell’ultimo concorso, organizzato dalla Fondazione Mario Luzi, Giorgio Renzi, docente di Letteratura dell’Università di Roma usò parole lusinghiere a proposito delle poesie di Michele, giudizio che ha spinto la Fondazione a dare corso alla pubblicazione del libro. Il giudizio positivo del professore Renzi non è l’unico: Luigi Pignatelli, fondatore nel 2005 della Compagnia teatrale Hermes di Ginosa, sostiene che i versi di Michele “palesano una equilibrata conoscenza della grammatica e della consecutio. Siamo tutti poeti, ma non tutti possediamo inchiostro. Calandriello metta a frutto le sue spiccate qualità di giovane poeta e l’elegante ed armoniosa capacità espressiva”.
Una curiosità: la poesia “Natura disperata”, scritta quando frequentava la IV elementare, venne composta integralmente a scuola, in un’ora di supplenza. In quel periodo la sua insegnante di scienze, la maestra Anna Baldari, teneva delle lezioni sulla natura che avevano colpito la sensibilità e l’estro creativo del suo piccolo allievo.