pp 140, Brossura.
"Alla fine del giorno il silenzio" non è solo una raccolta di riflessioni che ci consentono di conoscere in profondità il loro autore. Le riflessioni che oggi si pubblicano, difatti, sono figlie della sensibilità di Francesco Pisanò, della sua capacità di riflettere, partendo da un dipinto, da una canzone, da un libro, da un personaggio, dal Vangelo, dai suoi ricordi di infanzia o dalla sua esperienza professionale di medico. Ma, forse perché affidate in origine ad un social network, sono riflessioni particolari.
Leggendole, difatti, si percepisce subito che non sono nate per compiacere l’ego del loro autore (fatto questo di per sé già pregevolissimo), ma sono destinate agli amici dell’autore per stimolare, in ognuno di loro, una riflessione, un ricordo, un pensiero. Per rendere l’idea, forse possiamo dire che le riflessioni contenute in "Alla fine del giorno il silenzio" non sono esclusive ma inclusive. Tendono cioè a coinvolgere il lettore, a farlo sentire parte della vita di Francesco.
Così, allo stesso tempo, esse avvicinano Francesco alla vita di chi legge. Hanno in ciò una capacità rara, quasi magica, quella di mettere in comunione esperienze, vite, mondi, passati diversi. Le riflessioni di Francesco Pisanò hanno qualcosa di magico perché capaci, dunque, di intrecciare esperienze in un’era dominata oramai dal solipsismo e nella quale il tempo viene ormai dedicato solo a coltivare il mondo orto, il piccolo mondo-orto, senza pensare a ciò che c’è oltre la siepe. Francesco Pisanò è diverso dagli altri, è unico. Non solo perché ha un suo mondo, unico come il mondo di ognuno di noi, ma perché è capace di creare empatia tra lui e gli altri. Così facendo si crea un legame tra l’autore e i suoi lettori, i suoi amici, quelli veri e quelli virtuali. Un legame quasi simbiotico, certamente fecondo. Una capacità di creare legami rara oramai.
Una capacità di condivisione che arricchisce tutti e che rende magica, per l’appunto, questa raccolta. Semplice e profonda allo stesso tempo.
Un'alchimia rara, letteralmente poetica, quella che si crea leggendo questa raccolta e che la stampa scritta permetterà ora di conservare meglio nel tempo. Un regalo per il quale dobbiamo ringraziare Francesco Pisanò, ma anche i suoi amici che hanno promosso la stampa di "Alla fine del giorno il silenzio".
RECENSIONI INDIRIZZATE ALL'AUTORE DA PARTE DI ALCUNI LETTORI
- Cari, ho letto il libro di Franco. E' molto intimo e lascia il cuore colmo di sentimenti e ricordi. Franco ha la capacita' di scrivere in prosa per tutti e questo , a noi tutti della III a, non puo' fare che piacere. Speriamo di avere presto l'opportunita' d'incontrarci per scambiare tra noi "la pelle" e trovare un denominatore comune nello scritto di Franco. L.
- ... in questo nido di silenzi con uno sguardo ai monti innevati leggo il tuo libro....molti tuoi pensieri sono anche miei. Quando lo finirò...tornerà il silenzio. Ma che piacere leggerlo. bravo 👍 grazie. C.
- Leggo e rileggo ci sono delle pagine che amo tanto. M.L.
- Caro fratello, sto leggendo un libro tra i libri più belli che ho letto.
Un libro che dimostra l’amore per la vita e la gente; i dolori umani per gli altri( non importa se ci sono vicini o lontani) la responsibilità intelettuale e professionale per Il destino degli altri e del mondo, la simpatia e solidarietà per i deboli e gli svantagiati, la visione per un paese ed una migliore società, la volontà e potere per contribuire ad un mondo migliore, alla giustizia, pace ed anche democrazia!
Complimenti, caro mio! Kosta - Buongiorno dottore. Iniziato a leggere il libro.commovente😢😢😢😢 .A.
- Ne leggo poche pagg al giorno. Nelle scienze sociali sarebbe classificato nella Sociologia della vita quotidiana.
I tre aggettivi che spontaneamente mi vengono sono: profondo, tormentato, rilassante.
Hai tirato fuori un po’ del tuo esprit de finesse e dei tuoi tormenti, sarà stato anche salutare.
Un caloroso abbraccio caro Franco, un giorno troveremo anche il tempo di discuterne. 👏 G.P. - È spesso impossibile dire che cosa è anima e cosa è parola. Per F.P. l’uno e l’altra sono un impasto insondabile, un vero magma che emerge dalle profondità remotissime della sua infanzia contadina. Anima tormentata (anemos-vento), posseduta dal sacro e dalla continua ricerca di ciò che è vero. Le parole dicono “Io sono questo”, e F.P. filtra il suo dire al di la del limite di ogni conveniente finzione e al di qua del quale le parole stesse resterebbero incomprese e insincere. F.P. non afferra il mondo, lo incontra perché per lui questa è l’unica maniera per cui il tormento dell’anima si fa trasparente e udibile. Il campo di gioco del tuo amico è la prosa. U.G.
Ricevuto da Umberto Galimberti alle ore 14:58 del 31/12/2021" - Oggi circa sette miliardi di persone nel mondo dipendono da uno sceicco o da un Putin per potersi comprare una pagnotta ...... e non sanno se la sera successiva potranno averne ancora" (v. Alla fine del giorno il silenzio, pagina 60 - sic!).
Caro Franco, Ti ho conosciuto cardiologo e di recente ti ho scoperto scrittore, mai pensando, leggendo il tuo bellissimo libro, che potessi rivelarti anche "profeta". M.V.