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TITONO NON DISPONIBILE. ESAURITO
La Puglia monumentale nelle foto di Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Gianni Berengo Gardin, Luca Campigotto, Ferdinando Scianna - A cura di Clara Gelao
Editore: Federico Motta Editore
Formato: 28x28 cm
Pagine: 288/304
Illustrazioni: 200, b/n e colore
Legatura: cartonato con plancia stampata
Prezzo: Euro 49,00
Alcuni fotografi hanno fatto della loro capacità di riprendere gli spazi e le strutture un punto di riferimento importante per la propria ricerca e dunque sono considerati prevalentemente fotografi delle architetture.
Ed è questo il caso dei fotografi che partecipano al progetto di documentazione, o per meglio dire di ricerca sulla regione Puglia, da cui nasce il volume "Oltre la pietra. La Puglia monumentale nelle foto di Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Gianni Berengo Gardin, Luca Campigotto, Ferdinando Scianna", edito da Federico Motta Editore.
Le città di Basilico sono in genere spazi vuoti, siano esse quelle bombardate dell'est del Mediterraneo, quelle statunitensi o quelle di altri luoghi dell'Occidente, sono città dense di potenziale, sospeso racconto.
Berengo Gardin suggerisce una narrazione che è insieme globale e quindi fuori dei generi, per cui è difficile cogliere nelle sue immagini uno stacco fra figure e vedute di paesaggio, figure e architetture, proprio perché la sua scelta è per una raffigurazione complessa, ricca di riferimenti antropologici.
Scianna sviluppa una attenzione nuova al racconto, costruisce foto, per lo più a colori, che rendono la dimensione degli eventi e non si sofferma sui singoli edifici, sulle singole strutture, vuole che esse siano sempre vive, animate, fortemente presenti.
Campigotto propone una analisi delle strutture, degli spazi esterni ed interni che appare esemplare.
Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Gianni Berengo Gardin, Luca Campigotto, Ferdinando Scianna sono i fotografi chiamati a compiere un nuovo viaggio in Puglia, un viaggio tra le pietre e i monumenti.
Che cosa propongono adesso i fotografi negli spazi complessi delle architetture pugliesi, nel loro rinnovato dialogo con queste pietre?
Certe pietre come il calcare della terra di Bari, la pietra leccese, la pietra d'Apricena a Foggia, la breccia corallina di Casteldelmonte, il Mazaro di Gravina raccontano storie diverse, storie di materiali e quindi di superfici, di facilità o meno di lavorazione; ciascuna di queste pietre suggerisce la dimensione di un differente sistema costruito.
Ricomporre le diverse caratteristiche dei materiali vuole dire ricondurre le costruzioni al proprio territorio, ma vuole anche dire riconoscere la particolare materia di ogni monumento, la sua identità, il suo dialogo con altri edifici in città e nel territorio.
SOMMARIO
Architettura e fotografia. Appunti per una storia di Arturo Carlo Quintavalle
Le pietre del sole di Carlo Bertelli
Pietra leccese e càrparo nell'architettura barocca salentina. Contributo alla storia di un'immagine di Mario Manieri Elia
Pietra e potere. Architettura monumentale del Ventennio in Puglia di Carlo Cresti
Chiacchierando di pietra pugliese con Renzo Piano di Clara Gelao
Le immagini