Giuseppe Candido Vescovo e Scienziato Mostra Lecce Castello Carlo V

AA.VV.
Editore/Produttore: EDIZIONI DEL GRIFO
EAN: 9788872613757



pp.136, brossura 21x30, illustrato colori e b/n con fotografie

Segue articolo giornalistico:

Un uomo di Chiesa premiato all’Esposizione
Universale del 1870 per le sue invenzioni
scientifiche: può sembrare la trama di un
romanzo. Invece è la straordinaria storia di
Giuseppe Candido. Una storia iniziata a Lecce
il 28 ottobre 1837, anno di nascita del vescovo
scienziato che con i suoi studi tanto ha
contribuito alla cultura e al progresso della
scienza ma, ancora poco sconosciuto.
Ma a volte si rimedia il ritardo di secoli. Ecco
allora, al culmine delle celebrazioni ideate in
occasione del centenario dalla morte (4 luglio
1906), giungere l’evento espositivo al Castello
Carlo V, che ne ripropone la storia,
indissolubilmente legata alle sue tante
straordinarie invenzioni. D’altro canto l’amore
per la scienza fu un fatto naturale per Giuseppe
Candido, che entrò a dieci anni nel Collegio dei
Gesuiti mostrando particolare inclinazione per
la fisica e la matematica. Naturale fu il
conseguimento della laurea e l’apertura, una
volta ritornato a Lecce, di una scuola gratuita
di fisica sperimentale. La sua casa in via Regina
Isabella diventò il laboratorio, ma anche il
campo di verifica dei suoi congegni che via via
applicava alla sua abitazione, trasformandosi in
un precursore della moderna domotica.
E se la visione dei tanti strumenti e reperti, molti
dei quali appartenuti allo stesso Candido, altri
al Collegio, la corrispondenza con gli scritti
autografi dello stesso Vescovo scienziato e le
maggiori autorità dell’epoca ne restituiscono lo
spessore culturale, addentrandosi nell’ultima
sala si ha la percezione che il tempo si sia
fermato. In bella mostra il quadrante e il
meccanismo, tutt’ora funzionante, dell’orologio
da torre elettrico che dal 1898 al 1937
campeggiava sul Sedile segnando il tempo con
le sue lancette perfettamente in sincronia con
quelle degli orologi di altri tre edifici:
l’Ospedale dello Spirito Santo, la Prefettura, il
Liceo Palmieri. Un vero prodigio, frutto delle
sue geniali applicazioni dell’elettricità che
riuscirono a far parlare di Lecce, una città
apparentemente ai margini dei circuiti
scientifici, consegnandole il primato in Italia.
E accanto all’orologio del Sedile, il pendolo
elettromagnetico sessagesimale che nel 1870
fece costruire dall’orologiaio Auguste Bernard.
E sorprende non poco sapere che quando si
utilizzava ancora l’illuminazione a petrolio per
i lampioni, il nostro Candido fosse riuscito a
brevettare il suo gassogeno a prova di
esplosione con il quale illuminava la Curia e il
Seminario di Ischia al punto da renderli una vera
e propria attrazione per tutti i visitatori
dell’isola. Visse conciliando il suo interesse
scientifico, tale da valergli la nomina a socio
della Pontificia accademia dei Nuovi Lincei, tra
le più prestigiose accademie scientifiche
dell’epoca, con la vocazione religiosa che lo
vide vescovo a Nicastro, in Calabria e poi ad
Ischia, dove concluse la sua esistenza. Una vita
intensa, dedicata agli altri e al bene della
collettività, essenza della religione e principio
fondamentale della Scienza, quella autentica.


Condividi
€ 20,00
increase decrease
Disponibilità: 2 disponibile

pp.136, brossura 21x30, illustrato colori e b/n con fotografie

Segue articolo giornalistico:

Un uomo di Chiesa premiato all’Esposizione
Universale del 1870 per le sue invenzioni
scientifiche: può sembrare la trama di un
romanzo. Invece è la straordinaria storia di
Giuseppe Candido. Una storia iniziata a Lecce
il 28 ottobre 1837, anno di nascita del vescovo
scienziato che con i suoi studi tanto ha
contribuito alla cultura e al progresso della
scienza ma, ancora poco sconosciuto.
Ma a volte si rimedia il ritardo di secoli. Ecco
allora, al culmine delle celebrazioni ideate in
occasione del centenario dalla morte (4 luglio
1906), giungere l’evento espositivo al Castello
Carlo V, che ne ripropone la storia,
indissolubilmente legata alle sue tante
straordinarie invenzioni. D’altro canto l’amore
per la scienza fu un fatto naturale per Giuseppe
Candido, che entrò a dieci anni nel Collegio dei
Gesuiti mostrando particolare inclinazione per
la fisica e la matematica. Naturale fu il
conseguimento della laurea e l’apertura, una
volta ritornato a Lecce, di una scuola gratuita
di fisica sperimentale. La sua casa in via Regina
Isabella diventò il laboratorio, ma anche il
campo di verifica dei suoi congegni che via via
applicava alla sua abitazione, trasformandosi in
un precursore della moderna domotica.
E se la visione dei tanti strumenti e reperti, molti
dei quali appartenuti allo stesso Candido, altri
al Collegio, la corrispondenza con gli scritti
autografi dello stesso Vescovo scienziato e le
maggiori autorità dell’epoca ne restituiscono lo
spessore culturale, addentrandosi nell’ultima
sala si ha la percezione che il tempo si sia
fermato. In bella mostra il quadrante e il
meccanismo, tutt’ora funzionante, dell’orologio
da torre elettrico che dal 1898 al 1937
campeggiava sul Sedile segnando il tempo con
le sue lancette perfettamente in sincronia con
quelle degli orologi di altri tre edifici:
l’Ospedale dello Spirito Santo, la Prefettura, il
Liceo Palmieri. Un vero prodigio, frutto delle
sue geniali applicazioni dell’elettricità che
riuscirono a far parlare di Lecce, una città
apparentemente ai margini dei circuiti
scientifici, consegnandole il primato in Italia.
E accanto all’orologio del Sedile, il pendolo
elettromagnetico sessagesimale che nel 1870
fece costruire dall’orologiaio Auguste Bernard.
E sorprende non poco sapere che quando si
utilizzava ancora l’illuminazione a petrolio per
i lampioni, il nostro Candido fosse riuscito a
brevettare il suo gassogeno a prova di
esplosione con il quale illuminava la Curia e il
Seminario di Ischia al punto da renderli una vera
e propria attrazione per tutti i visitatori
dell’isola. Visse conciliando il suo interesse
scientifico, tale da valergli la nomina a socio
della Pontificia accademia dei Nuovi Lincei, tra
le più prestigiose accademie scientifiche
dell’epoca, con la vocazione religiosa che lo
vide vescovo a Nicastro, in Calabria e poi ad
Ischia, dove concluse la sua esistenza. Una vita
intensa, dedicata agli altri e al bene della
collettività, essenza della religione e principio
fondamentale della Scienza, quella autentica.

Dettagli
Dati Descrizione
EAN 9788872613757
Autore Aa.Vv.
Editore EDIZIONI DEL GRIFO
Data pubblicazione 2009/10
Categoria Arte
Pagine 133
Solo gli utenti registrati possono scrivere recensioni