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pp.95 brosuura 13x21Anche i pochi studi piú recenti su Francesco Maria Molza hanno riconosciuto la statura culturalee l`importanza del contributo del poeta modenese alla poesia italiana del Cinquecento, esaltando specialmente il sostenuto classicismo della formazionee dell`ispirazione, la raffinatezza del gusto letterario, la notevole eleganza dei versi latini e volgari, modulati su un registro di «preziosismo edonistico». Ma se qualcuno volesse leggere le sue rime, forse si sorprenderebbe vedendosi costretto a ricorrere ancora alla vecchia edizione settecentesca di Pierantonio Serassi.Manca un`edizione moderna, filologicamentecurata e attendibile dell`opera molzana, che, fral`altro, consentirebbe di delineare un`immagine atutto tondo del poeta, illuminandone i diversi e rile-vanti aspetti della personalità e dell`attività letteraria.A tal fine, un contributo non proprio eccentricoo marginale può venire dallo studio dei tre capitoli «in lode», che costituiscono una parte ancora quasi completamente sconosciuta della produzione del Molza: il Capitolo de` fichi o Ficheide, come venne subito ribattezzato, da Annibal Caro in un suo faceto Commento; il Capitolo dell`insalata e il Capitolo della scomunica. È con questi componimenti che il poeta modenese reca il suo originale contributo alla costituzione e all`affermazione, nella prima metà degli anni Trenta, a Roma, del filone erotico della letteratura del Cinquecento, di cui soltanto di recente la critica ha incominciato a definire le essenziali caratteristiche tematiche, linguistiche e stilistiche e che annovera poco piú di un centinaio di testi di autori quali Giovanni Mauro, Mattio Frantesi, Giovanni della Casa, Anton Francesco Grazzini detto il Lasca, composti sul modello dei capitoli «in lode» di Francesco Berni.
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DatiDescrizione
EAN9788880862512
AutoreMolza Francesco Maria
EditoreCONGEDO EDITORE
Data pubblicazione1999
CategoriaPoesia
Pagine95
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